Tra storia e leggenda: la Famiglia Florio in Sicilia
La famiglia Florio racconta un pezzo importantissimo della storia della Sicilia e fu protagonista assoluta della stagione della belle époque siciliana. Chi viene in Sicilia non può evitare di sentire e leggere di questa famiglia.
La famiglia Florio fu una delle famiglie più ricche d’Italia con attività industriali che andavano dalle tonnare alle banche, dal vino alla chimica. E poi feste, lusso, corse automobilistiche e un leone che diventa simbolo di successi e successiva decadenza.
Originari della Calabria, dopo il terremoto del 1783, decisero di trasferirsi in Sicilia spinti dalla situazione di pace garantita da re Ferdinando di Borbone. I fratelli Paolo e Ignazio aprirono a Palermo un negozio di spezie, prodotti coloniali e chinino utilizzato a quei tempi per curare la malaria. L’immagine del leone che beve lungo un fiume vicino ad un albero di chinino nasce proprio qui, simbolo che poi comparirà su migliaia di scatole di tonno prodotte a Favignana.
Da qui inizia la fortuna della famiglia Florio. Nel 1829 Vincenzo Florio succedette allo zio nell’attività che nel frattempo a Palermo divenne molto fiorente. Successivamente intraprese diverse iniziative industriali: l’attività dei vini a Marsala, compagnie di navigazione, attività nel settore degli zolfi e nelle tonnare. Vincenzo Florio morì nel 1868 e alla gestione industriale successe il figlio Ignazio Florio Senior che, con molta abilità, riuscì ad accrescere e potenziare gli affari del padre. Nel 1874 Vincenzo Florio, divenuto senatore del Regno d’Italia, acquistò le isole di Favignana e Formica. Sull’isola di Favignana fondò la Tonnara in uno stabilimento che iniziò a produrre in grosse quantità tonno sott’olio nelle latte, dando lavoro a centinaia di persone con l’affermazione di questo prodotto che divenne famoso nel mondo.
Nel 1891 Ignazio Florio Senior morì lasciando il patrimonio industriale ai figli. Il più grande di questi, Ignazio Junior, successe al padre nella gestione del patrimonio. Nonostante il clima storico e politico dei tempi non fosse dei migliori, Ignazio riuscì ad intraprendere nuove attività: grazie a lui tutt’oggi esistono a Palermo i cantieri navali e Villa Igea, prestigioso hotel di lusso. Il fratello Vincenzo si dedicò al mercato automobilistico, fondando la gara automobilistica cosiddetta “Targa Florio”. Purtroppo, a causa della prima guerra mondiale, i commerci e le industrie subirono le conseguenze di ingenti tasse e fallimenti bancari. Da qui in poi comincia il declino della famiglia Florio.
Spesso viene ricordata solo la decadenza della famiglia Florio, invece bisogna ricordare soprattutto il contributo dato all’isola e il successo che, per quasi un secolo e mezzo, ha reso viva una parte della Sicilia, dando lavoro e benessere a tante famiglie. La famiglia Florio è stata fondatrice di una Sicilia moderna, innovativa e produttiva ed è per questo che bisogna ricordarla. L’eredità culturale lasciata dalla famiglia Florio in Sicilia ha un valore inestimabile ed è simbolo ancora oggi di una Sicilia raffinata e intraprendente, di uno stile di vita.
A Marsala vi consigliamo di visitare le cantine Florio dove poter fare un tour delle cantine storiche; a Favignana, invece, tappa obbligata è l’Ex Stabilimento Florio, oggi museo.